Eletto il nuovo presidente della SAT
Alla presenza di una trentina di Soci, nel corso dell’Assemblea generale 2002 è stato nominato il nuovo presidente della Società. Su proposta del Comitato, la scelta è caduta su Paolo Bernasconi, attualmente dipendente dello Stato presso la Polizia cantonale, ma di formazione astrofisico. 33 anni, di origine bellinzonese, Bernasconi è stato ricercatore presso l’Osservatorio di […]
Alla presenza di una trentina di Soci, nel corso dell’Assemblea generale 2002 è stato nominato il nuovo presidente della Società. Su proposta del Comitato, la scelta è caduta su Paolo Bernasconi, attualmente dipendente dello Stato presso la Polizia cantonale, ma di formazione astrofisico. 33 anni, di origine bellinzonese, Bernasconi...
Alla presenza di una trentina di Soci, nel corso dell’Assemblea generale 2002 è stato nominato il nuovo presidente della Società. Su proposta del Comitato, la scelta è caduta su Paolo Bernasconi, attualmente dipendente dello Stato presso la Polizia cantonale, ma di formazione astrofisico. 33 anni, di origine bellinzonese, Bernasconi è stato ricercatore presso l’Osservatorio di Ginevra, a Sauverny, nel gruppo di evoluzione stellare condotto da André Maeder. Sempre il Comitato ha inoltre nominato Stefano Sposetti vice presidente. Quanto a Sergio Cortesi, è stato acclamato all’unanimità presidente onorario della Società.
«Cari soci e socie della Società Astronomica Ticinese,
A voi e al Comitato vanno i miei più sentiti ringraziamenti per l’onore e la fiducia che avete dimostrato nell’investirmi di questa prestigiosa carica. Penso d’altronde di trasmettere il sentimento di tutti nell’esprimere la mia profonda riconoscenza a Sergio Cortesi, per l’entusiasmo e il costante impegno che ha sempre riservato alla società nel corso di ben 28 anni di presidenza. Per quanto mi concerne, ho incontrato per la prima volta Sergio al centro uomo natura di acquacalda, nel periodo in cui un certo Hubert Reeves vagabondava da una parte all’altra d’Europa sull’onda del successo editoriale di “Patience dans l’azur”. Da allora divenne un punto di riferimento stabile, prodigo di consigli e sostegno per le attività che, assieme all’amico Nicola Beltraminelli, iniziai con entusiasmo a praticare, in particolare collaborando al gruppo stelle variabili della SAT. Non posso escludere, per quanto la passione già mi mordeva da tempo, che il sostegno e gli incoraggiamenti e il clima che vissi nel periodo dei miei studi dell’obbligo e poi del liceo, abbiano contribuito in modo decisivo alla mie scelte universitarie, sfociate in una tesi in evoluzione stellare presso l’università di Ginevra.
D’altra parte una società, qualsiasi sia la sua natura e i suoi obiettivi, vive dell’entusiasmo e della partecipazione dei suoi aderenti. Penso quindi che sia il compito principale del Presidente e del Comitato quello di assicurarsi che siano sempre realizzate le migliori condizioni perché gli amanti delle cose del cielo abbiano a poter coltivare la loro passione, e questo significa sostenere chi si adopera a gestire osservatori privati e pubblici, offrire momenti di aggregazione e di informazione, diffondere l’attività e la cultura dell’astronomia ai numerosi estimatori, anche occasionali, e talvolta, ci sarebbe da aggiungere, difendere i principi su cui si fonda l’astronomia e la scienza in genere dai “demoni che infestano il mondo” (per parafrasare il titolo di un noto libro di Carl Sagan). Senza inutili eccessi estremistici, che non hanno comunque mai portato alla ragione chi lucra sui precetti dell’astromanzia, non penso che si possa restare muti di fronte ad affermazioni sprovviste di ogni fondamento e che ci mettono costantemente in obbligo di puntualizzare quella distinzione che già faceva Tolomeo nel suo Tetrabiblos, tra ‘astrologia naturale’ e ‘astrologia giudiziaria’.
Oggi il Ticino ha da valorizzare almeno due sentieri dei pianeti e tre osservatori pubblici di tutto rispetto, a cui vanno aggiunti la Specola e l’Irsol per quanto attiene l’astronomia in generale. Per il nostro piccolo cantone è un’infrastruttura di gran lusso, sostenuta dall’interesse di un gran numero di persone, tra cui circa 600 tra soci SAT e abbonati alla rivista Meridiana, a cui si aggiunge l’interesse di numerosi enti pubblici e privati.
È quindi nell’ottica della continuità e della riconferma dei buoni risultati conseguiti che mi sento di contribuire nei prossimi anni alla crescita della Società Astronomica, con rispetto per chi mi ha preceduto, e con l’umiltà che ci insegna il senso di meraviglia che coglie tutti noi quando alziamo gli occhi al cielo a contemplare l’oggetto della nostra passione e dei nostri più audaci sogni.»