L’occultazione di Betelgeuse è l’occasione della vita
Il 12 dicembre la seconda stella più brillante di Orione sparirà (o quasi) dal cielo della Spagna e dell’Italia del sud, occultata dall’asteroide Leona. È un evento raro.
Il 12 dicembre la seconda stella più brillante di Orione sparirà (o quasi) dal cielo della Spagna e dell’Italia del sud, occultata dall’asteroide Leona. È un evento raro.
Fra gli addetti ai lavori se ne parla da tempo. Il prossimo 12 dicembre la stella Betelgeuse verrà occultata dall’asteroide (319) Leona. Si tratta di un evento decisamente inusuale poiché coinvolge una stella di prima grandezza. Detto brevemente, il fenomeno si materializzerà nella sparizione della famosa gigante rossa ubicata nella spalla di Orione. La sparizione sarà però parziale in quanto a Orionis è così grande che Leona, comunque di una cinquantina di chilometri, non arriverà a celare totalmente l’astro celeste. Un fenomeno del genere è molto raro e professionisti e dilettanti si sono attivati per osservarlo.
Purtroppo questa occultazione non potrà essere vista dal Ticino. L’entusiasmo per il raro fenomeno sarà quindi ulteriormente amplificato dall’emozione del viaggio per andare nella località “giusta” dove potrà essere registrato solo da coloro che si posizioneranno all’interno di una ristretta fascia (vedi figura).
Al momento in cui scrivo sono a conoscenza di diversi gruppi che verranno dislocati in Spagna, Italia e Stati Uniti. Il fenomeno assomiglierà a un’eclissi parziale e durerà una decina di secondi. Nel transito, Leona lascerà passare la luce di determinate zone di Betelgeuse permettendo di ricavare informazioni sulla distribuzione di cellule convettive poste sulla fotosfera della stella. Diversamente dalle abituali occultazioni asteroidali dove la sparizione dell’astro fornisce informazioni sull’asteroide che l’occulta, qui si tenterà di studiare la stella che, sebbene relativamente ben conosciuta, presenta ancora diversi aspetti incogniti. Importanti saranno quindi le misure di fotometria e di spettroscopia realizzate con un’elevata risoluzione temporale cioè con centinaia di immagini della durata di decimi di secondo. I vari osservatori, posizionati perpendicolarmente alla traccia al suolo, misureranno differenti curve di luce che verranno in seguito analizzate e interpretate dai professionisti.
Nel panorama delle scienze, la sinergia fra astrofili e astronomi è ciò che rende l’astronomia una materia di studio peculiare e in questo caso sicuramente affascinante. Se da un lato i calcoli teorici forniscono un certo quadro dell’evento, la natura lo saprà mostrare a suo modo, magari anche sorprendendo coloro che tenteranno l’osservazione.