Alla fine, cosa sono gli allineamenti planetari?
Si parla di pianeti “in fila”. Ma un allineamento è (semplicemente) la possibilità di vedere tre o più pianeti contemporanee in cielo. Il fenomeno dura giorni o settimane e, anche se non è come si pensa, è pur sempre un gran spettacolo.

Si parla di pianeti "in fila". Ma un allineamento è (semplicemente) la possibilità di vedere tre o più pianeti contemporanee in cielo. Il fenomeno dura giorni o settimane e, anche se non è come si pensa, è pur sempre un gran spettacolo.
L’avrete sentito dire, forse l’avrete anche detto: a inizio di quest’anno i pianeti saranno “tutti in fila”. Due i momenti chiave: il 25 gennaio e il 28 febbraio.
Messa così, l’immaginazione corre subito ad una serie di punti luminosi vicini uno all’altro in cielo e, eventualmente, ai pianeti allineati rispetto al Sole sulle rispettive orbite. Nulla di tutto questo. Per definizione, si parla di allineamento planetario quando tre pianeti o più sono nella stessa porzione di cielo, il che significa in genere che sono visibili contemporaneamente durante una parte della notte.


Non si tratta dunque di una serie di pianeti “in fila”, nel senso di uno dietro l’altro, ma di una sorta di trenino di pianeti da est a ovest. Il fatto che si trovino tutti sulla linea immaginaria dell’eclittica (l’estensione del piano su cui orbita la Terra) è dato dal fatto che tutti i pianeti maggiori orbitano all’incirca sullo stesso piano, con una variazione inferiore ai 2 gradi. Fanno eccezione solo Mercurio e Venere, le cui orbite si discostano da quella terrestre di, rispettivamente, 7,01 e 3,39 gradi: dunque di poco. Non è vero nemmeno che i pianeti devono essere in fila lungo l’orbita, anche se – di solito – un allineamento si produce quando i pianeti si trovano tutti dalla stesso lato del Sistema solare.
Inoltre le date che vengono citate come il momento dell’allineamento sono indicative, visto che l’evento è visibile diversi giorni o settimane prima e dopo.
Detto ciò, esistono diversi gradi di allineamenti e sono classificabili sia per distanza relativa tra i vari astri in cielo, sia per il numero di pianeti visibili contemporaneamente. Per quanto rigurada il numero di pianeti, l’allineamento minimo è quello che ne vede coinvolti tre. Da cinque in su si tratta di un allineamento particolarmente importante. Vi è poi l’allineamento “completo” che è quello che vede coinvolto i 7 pianeti, più (a volte) Plutone.
L’importanza (e la rarità di un evento) è, poi, tanto più alta quanto minore è la distanza tra i vari pianeti visti dalla Terra. Nel grande allineamento del 10 marzo 1982 i pianeti coinvolti (Venere, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno, più Mercurio per poco tempo e nel chiarore dell’alba) erano racchiusi in un arco di circa 95 gradi. Si tratta di un avvenimento che si ripete ogni 175 anni. Allineamenti più “sparsi” avvengono più di frequente. L’eccezionalità dell’inizio del 2025 è che vi saranno due allineamenti nel giro di un mese, un incentrati attorno alle date del 25 gennaio e del 28 febbraio. In febbraio Marte sarà in alto in cielo già al tramonto, così come pure Giove. Bassi invece sull’orizzonte a ovest, nella luce del crepuscolo, Saturno, Venere, Mercurio e Nettuno. Un allineamento non proprio ottimale, che andrà visto – appunto – al tramonto.
Altre date
Il prossimo allineamento sarà l’11 agosto 2025, quando Mercurio, Venere, Giove, Urano, Nettuno e Saturno saranno visibili nel cielo mattutino.
Altri appuntamenti sono per l’8 settembre 2040, quando i cinque pianeti visibili a occhio nudo (Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno). Tra Venere e Saturno ci sarà la Luna crescente.
Il 15 marzo 2080 saranno 6 i pianeti visibili contemporaneamente nel cielo del mattino (Venere, Mercurio, Giove, Saturno, Marte e Urano). In particolare, Giove e Saturno saranno molto vicini: a separarli nel cielo terrestre saranno solo sei minuti d’arco.
Il 19 maggio 2161 tutti i pianeti si troveranno dallo stesso lato del Sistema Solare, compresa la Terra. I pianeti saranno visibili poco prima dell’alba.
Idem il 7 novembre 2176. In questo caso i pianeti saranno visibili poco dopo il tramonto.
Il 6 maggio 2492 non solo i pianeti saranno di nuovo tutti dallo stesso lato, ma anche racchiusi in 90 gradi subito dopo il tramonto.
L’allineamento perfetto non ci sarà mai
Quello che tutti si immaginano sentendo la parola “in fila”, ovvero un allineamento perfetto, è invece impossibile. Lo è perché le orbite dei pianeti, pur vicine, non sono esattamente sullo stesso piano e perché i nodi (ovvero i punti in cui il piano orbitale di un pianeta attraversa l’eclittica, non si trovano nelle stesse parti di cielo. Anche ammettendo che, dalla prospettiva terrestre, due o più pianeti si trovino molto vicini, uno sarà sempre leggermente sopra (o sotto) l’altro.
Uno spettacolo comunque eccezionale
Quello che rende eccezionale gli allineamenti, e in particolare quelli stretti e numerosi, è la possibilità di ammirare in un solo colpo d’occhio molti pianeti. La loro vicinanza permette di passare da uno all’altro con molta facilità già ad occhio nudo, o con un binocolo.